15 novembre 2010

La pornografia secondo Luis Royo

Durante i quattro giorni lucchesi abbiamo assistito a un vero e proprio assalto.
Il nostro Luis Royo, accompagnato da sua moglie, sembrava essere John Lennon ai concerti dei Beatles. Flotte di ammiratori, lettori, appassioanti hanno chiesto a Luis un autografo, un disegno, una foto con lui. Qualcuna si è accontentata anche solo di toccarlo, tornadosene a casa librandosi nell'aria.
Luis ha dimostrato come sempre disponibilità e ha soddisfatto tutti con quell'umiltà che lo rende ancora più grande e per questo lo ringraziamo.

Qui le prime due parti di uno showcase in cui Luis presenta i suoi Prohibited, Dead Moon e Dead Moon Epilogue. Attendiamo le vostre reazioni nella sezione commenti.



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13 commenti:

unanuvola ha detto...

l'erotismo può anche essere arte, ma la pornografia, per il concetto stesso di "pornografico" sicuramente no. credo che la differenza sostanziale sia che se l'erotismo è la massima espressione della sensualità e della bellezza fisica, la pornografia è più incentrata sulla meccanica dell'atto sessuale, senza preoccuparsi di trovare nella sessualità un'estetica o una poetica di qualsivoglia natura. sono sicura che un artista e anche un editore siano in grado di discernere tra questi due generi che sono solo in apparenza vicini, ma tra i quali ci sta un abbisso di differenze. e se l'erotismo merita illustratori come royo, la pornografia può tranquillamente rimanere relegata a chiunque altro non abbia nulla da esprimere (o da chiedere) oltre la mera carnalità e la vuotezza di un atto svuotato di ogni passione ed emozione.

Rizzoli Lizard ha detto...

Ciao unanuvola,
sono sostanzialmente d'accordo con te ma voglio pormi/ti dei dubbi, tanto per ruotare intorno alla questione e guardarla da più lati.

Se con erotismo intendi "massima espressione della sensualità e bellezza fisica" come appunto scrivi, forse dovremmo anche considerare che termini come "massima espressione" e "bellezza" sono concetti molto relativi.

Chi ci dice che qualcuno non trovi in un'opera pornografica quella "massima espressione della sensualità e bellezza fisica" che tu trovi solo nell'erotismo?

Si può parlare secondo te di pornografia come una forma di erotismo?

ragno.lc ha detto...

è nato prima l'uovo o la gallina? la pornografia può essere arte? c'è differenza tra queste due domande? assolutamente no! qualsia risposta è vera, come l'esatto contrario. L'erotismo,è come si scriveva nei post precedenti la "massima espressione della sensualità e bellezza fisica", ma in fondo anche la pornografia può esserlo.Pensate al kamasutra, non è forse un'opera pornografia? Leggete molte opere di Milo Manara (il gioco su tutti)o lo stesso Royo. La pornografia applicata a una vena artista, crea un'opera d'arte. Nel video degli U2,Even Better Than The Real Thing, appaiono delle foto di pornografia artistica con protagonista Cicciolina! Quindi la pornografia, nel termine di esaltazione della sessualità umana,unita a un progetto artistico, pittura, fotografia, musicale e anche visivo rientra nell'arte a tutti gli effetti!

ender.saka ha detto...

Penso che la visione "estremista" di unanuvola sia eccessiva.

Francamente non saprei proprio quale sia il confine fra "erotismo" e "pornografia".

Inoltre mi domando: ma alla fine, non servono entrambi per stimolare i medesimi desideri?

Anche se il significato stretto di erotismo deriva dal dio greco Eros che era "il dio dell'amore" e non del sesso in senso stretto. Egli rappresentava l'attrazione che si instaura fra due individui.

Quindi la parola erotismo se vista nel suo significato etimologico non dovrebbe aver nulla a che vedere con immagini di donne e uomini più o meno nudi che ci stimolano desideri carnali.

D'altra parte nella lingua italiana erotismo significa: "Desiderio e istinto sessuale".

Ma il desiderio ed l'istinto sessuale sono pulsioni astratte, impossibili da rappresentare in modo iconografico.

Quindi l'erotismo in forma artistica non può esistere.

L'atto sessuale, invece, si può rappresentare iconograficamente, sia esso "velato" o esplicito.

Allora forse la distinzione fra quel genere d'arte che definiamo erotismo e la pornografia sta solo in questo?

Se così fosse Manara, Paolo Eleuteri Serpieri e Magnus, che tutti considerano certamente grandi artisti, non sarebbero altro che dei semplici pornografi?

Sfido chiunque a fare pornografia come la fanno loro, allora...

unanuvola ha detto...

@ednder. eros è l'amore fisico tra due persone, il sesso in senso stretto. quello che dici tu si chiama agape.
e l'erotismo di conseguenza ha necessariamente a che fare con la fisicità.

oltretutto se non si possono rappresentare concetti astratti in arte (e qui mi chiedo cosa diamine abbiano fatto gli artisti negli ultimi secoli... forse nulla visto che l'astratto è iconograficamente impossibile) si possono sicuramente implicare dietro raffigurazioni di oggetti e persone fisiche e concrete.
credo che non serva fare esempi, basta guardare qualche ritratto a caso di un qualsiasi periodo artistico e puoi vedere come dietro ogni volto sia nascosto un sentimento, un'emozione, un concetto astratto come dici tu.
la pornografia per come il termine in arte, e qui di arte mi pare stiamo parlando, è stato usato nel corso dei secoli, è stato più spesso attribuito a opere completamente diverse dal kamasutra, che è un' opera erotica.
andandoci per gradi. l'olimpia di manet è pornografia secondo i suoi contemporanei. è un opera vuota, che nulla vuole esprimere e dire. è solo la rappresentazione di una bella prostituta che esibisce tutte le sue grazie e ha persino l'arroganza di sbatterti in faccia le sue dita dei piedi. cosa c'è dietro? nulla. nessuna denuncia sociale, nessun ritratto (per quello che canonicamente è un ritratto), nessuna documentazione storica, nulla. non è nemmeno, a differenza del kamasutra, un "ricettario" del piacere fisico. il kamasutra insegna, illustra, stimola attivamente la mente e i sensi, l'olimpia no, è solo lì, esibizione di un corpo bello e desiderabile, ma senza nulla di "nascosto" dietro. l'olimpia era e resta pornografia (e ovviamente è tra le opere più importanti, se non addirittura quella che diede inizio a una nuova concezione dell'arte), il kamasutra è arte erotica.
spero di essere stata abbastanza chiara nel riuscire a esprimere il vuoto che può stare dietro un' opera pornografica e la pienezza di intenti di un' opera erotica, perchè non credo di essere estremista nè eccessiva, ma in quanto studiosa di arte, di storia dell'arte e di estetica dell'arte, credo di aver riflettuto e plausibilmente di continuare a farlo, tra le diverse valenze di opere e generi similari tra loro.

Anonimo ha detto...

L'erotismo può essere arte, la pornografia un po' meno, ma se l'eleganza nella rappresentazione non manca, perché no?
Sostanzialmente dipende dalla finalità che l'opera ha!
Se mero ausiliario masturbatorio ne dubito...

Rizzoli Lizard ha detto...

Aldilà del suo significato etimologico (qui vorrei analizzassimo il significato sociale delle parole che usiamo) è secondo me pornografia l'estremizzazione di uno o più aspetti dell'intimità di un individuo la cui espressione è del tutto gratuita e fuori posto.
Quindi pornografia può essere tette, culi ma anche altro.

Per esempio, secondo me, scrivere un libro per raccontare i fatti propri, occupare il tempo e l'attenzione del lettore per lamentarsi di un problema individuale e spiatterlarlo senza ritegno, ebbene questa secondo me è pornografia.

Detto questo, vorrei sapere se siete d'accordo e se sì, quanto secondo voi la pornografia possa produrre casi che possiamo definire opera d'arte.

E, se sì, quali?
Se no, perchè?

Roberto Lucertola

Giuseppe Matteoni ha detto...

Per come la vedo io, a parte casi estremi, pornografia e erotismo al giorno d'oggi sono 2 etichette, dipende tutto dall'etichettatore. In senso generale però quando vedo una foto pornografica non ho dubbi sulla sua natura.... Poi c'è chi dice che l'erotismo non sta nell'immagine, ma nello sguardo di chi la osserva... Io concordo e concordo anche sull'esempio del libro scritto per occupare il tempo e l'attenzione del lettore per lamentarsi di un problema individuale e spiatterlarlo senza ritegno, ma anche in questo caso, se lo spiattellamento del problema senza ritegno provoca nel lettore una riflessione.... "l'erotismo" sta nell'occhio del lettore.
La pornografia può produrre arte?...Cosa è arte e cosa no? Il serpente si mangia la coda...

unanuvola ha detto...

tre sono le parole che in greco significano amore, e hanno tre sfumature molto diverse tra loro.

l'agape è l'amore totale completo e assoluto, privato della componente fisica. è l'amore per dio o l'amore di dio verso gli uomini.
l'eros comprende l'affetto, il sentimento, ma anche l'attrazione fisica che è principalmente scambio bilaterale tra le due parti, tanto di piacere quanto di sentimento.
porno è semplicemente il desiderio di possesso spogliato di ogni valenza affettiva ed emozionale.

da qui la differenza tra erotico e pornografico mi pare ovvia ed esplicita.

poi cosa è arte e cosa no non può non essere specificato, altrimenti qualsiasi cosa starebbe in un museo. si tratta di valutazioni estetiche, non di testa o croce...

ender.saka ha detto...

@unanuvola « se non si possono rappresentare concetti astratti in arte [...] si possono sicuramente implicare dietro raffigurazioni di oggetti e persone fisiche e concrete.
credo che non serva fare esempi, basta guardare qualche ritratto a caso di un qualsiasi periodo artistico e puoi vedere come dietro ogni volto sia nascosto un sentimento, un'emozione, un concetto astratto come dici tu. »

Di per se, un dipinto non è la rappresentazione diretta di un concetto astratto (come sentimenti, emozioni, sensazioni, ...) ma è la rappresentazione dell'esternazione di queste emozioni, se il soggetto è umano, oppure la rappresentazione di un contesto che suscita nell'osservatore determinate emozioni.
In sostanza, i sentimenti, le emozioni, le sensazioni (o le riflessioni) che un dipinto suscita nell'osservatore sono un'effetto indiretto, prodotto dal modo in cui l'autore ha raffigurato e contestualizzato il soggetto dell'opera stessa.
E in certi casi può avere effetti diversi a seconda del contesto culturale nel quale l'opera viene esposta.

Se vogliamo metterla in modo più semplice vi do un compito: disegnate l'amore. Non intendo una scena d'amore fra due persone, ma l'Amore in se. Se ci riuscite do ragione a unanuvola.

Io parlo da disegnatore, grafico e comunicatore e so bene quel che dico quando affermo che certi concetti non si possono rappresentare visivamente.

« [...] (e qui mi chiedo cosa diamine abbiano fatto gli artisti negli ultimi secoli... forse nulla visto che l'astratto è iconograficamente impossibile) »

Se pensi che essi abbiano rappresentato l'astratto in quanto tale ti sbagli. Hanno solo rappresentato "figure astratte", cioè immagini che non raffigurano nulla di esistente in natura. Anche se non è vero neppure quello, visto che, a ben guardare, in natura esistono forme e colori "astratti" (in questo senso, invece di chiamarsi astrattismo, quella corrente dovrebbe chiamarsi concretismo...).

L'astratto in quanto tale è qualcosa che non è percepibile con i sensi. Ad esempio, in campo scientifico, i mondi multidimensionali (sopra le 4 dimensioni).

Nella pittura la terza dimensione è "astratta", cioè è suggerita tramite l'uso sapiente della proiezione prospetica e i giochi di luce.

La quarta dimensione, il tempo, non si può rappresentare. Anch'essa può essere suggerita, con vari stratagemmi (nel fumetto, ad esempio, tramite il susseguirsi delle vignette).

E ancora, le onde elettromagnetiche, pur essendo un fenomeno tutt'altro che astratto, noi non lo percepiamo. Usualmente, per rappresentare l'emissione di un segnale elettromagnetico, disegnamo delle onde che si allontanano dall'estremità di un'antenna. Questa illustrazione suggerisce nell'osservatore l'idea di un segnale elettromagnetico. Ma non c'è modo di rappresentare le onde elettromagnetiche vere e proprie perché non sono percepibili visivamente.

Nel rapporto amoroso umano, dove si uniscono sentimenti, emozioni, sensazioni e rapporto fisico, noi possiamo rappresentare graficamente soltanto l'ultimo elemento, gli altri elementi sono suscitati indirettamente.

« l'olimpia era e resta pornografia (e ovviamente è tra le opere più importanti, se non addirittura quella che diede inizio a una nuova concezione dell'arte) »

A me non pare pornografia. Naturalmente, però, questo giudizio si basa sul mio background culturale.
A me sembra un bel dipinto (bello nel senso inteso da Wilde) che raffigura una donna.
Uno degli aspetti interessanti di quell'opera, è che, pur raffigurando una donna nuda e relativamente piacente, non suscita in me alcun desiderio sessuale, ma anzi, mi trasmette una sensazione di quiete, oscurata soltanto a tratti da un senso di tensione. (non è vero che quel dipinto è vuoto...)
In base alla definizione che Wilde da di Arte (o Bellezza), il dipinto di Manet sarebbe un caso emblematico.

ender.saka ha detto...

@Rizzoli Lizard
Sono d'accordo sulla tua definizione di pornografia.

In quanto ai casi in cui la pornografia produce arte, se seguiamo la tua definizione, non ce n'è nessuno.

Nella definizione tradizionale (ovvero persone impegnate nell'amplesso esplicito) ad esempio i fumetti di Serpieri sono arte pur essendo pornografia. Lo stesso vale per i lavori più spinti di Magnus. Per capirsi, non li farei vedere ad un minorenne, ma sono indubbiamente arte.

@Giuseppe Matteoni
Più che d'accordo. Alla fine sono solo delle etichette.

il.giack ha detto...

Come disse Tinto Brass, la 'fellatio' è erotismo, un 'pompino' è pornografia.

Rizzoli Lizard ha detto...

ahahah