La vetta degli dei di Jirō Taniguchi esce oggi 9 maggio in libreria; è il primo di cinque avvincenti volumi, magnificamente adattati dall'autore a partire da un celebre romanzo-fiume dello scrittore giapponese Baku Yumemakura pubblicato nel 1997 e maturato in dieci anni, di cui alcuni mesi trascorsi in un rifugio di alta montagna.
La storia è ambientata nel 1924. L’inglese George Mallory e il suo compagno di cordata Andrew Irvine si apprestano a un’impresa mai tentata prima: la scalata senza ossigeno degli 8850 metri del monte Everest. Sfortunatamente, i due sportivi non torneranno mai a casa, lasciando avvolto nel mistero l’esito della loro avventura: i due sono stati o no i primi nella storia a raggiungere la “vetta degli Dei”? È quanto Fukamachi, fotografo e giornalista, decide di scoprire dopo aver trovato per caso, in un negozietto di Kathmandu, una macchina fotografica che pare essere appartenuta proprio a Mallory. Ma la sua ricerca viene complicata dal misterioso furto dell’apparecchio, e trasformata in una vera e propria indagine poliziesca: un tuffo nei più profondi recessi di un cuore coraggioso, che aspira alla più alta delle vette.
Stéphane e Muriel Barbery, autrice de L'eleganza del riccio, ne hanno scritto l'intensa prefazione intitolata "Seguire i propri sogni", che comincia con queste parole:
"Invidiamo chi sta per iniziare la lettura de La vetta degli dei; pagheremmo caro per essere ancora all'alba della nostra scoperta e sentire l'emozione forte della prima volta".
Continua raccontando l'incontro con Jirō Taniguchi a Tokyo e traccia un parallelo tra il romanzo di Baku Yumemakura e la sua trasposizione nel manga, il legame tra grandi mangaka e la figura romantica dell'alpinista geniale.
"La vetta degli dei è un generatore di desideri che fa agli uomini il dono dei loro stessi sogni, una scoperta che sconvolge le loro vite, una bussola che le orienta".
"La coscienza acuta dello splendore della natura, la fede profonda nell'Everest della letteratura."
"La vetta degli dei ne siamo convinti, è un Everest dell'arte, un'opera maggiore che sopravviverà alle altre, un concentrato di splendore e forza spirituale destinata ad attraversare i secoli, un'opera tale da eguagliare la scalata della montagna più alta del mondo e, cosa ancora più rara, di raggiungerne la vetta a grandi passi".
Il manga di Taniguchi ci porta dritto nel cuore dell’Himalaya, tra poesia, azione e suspense; lo scrittore Baku Yumemakura, che ha vinto nel 1997 il premio Rentarô Shibata per il romanzo Le sommet des dieux, da cui La vetta degli Dei è tratto, commenta così il lavoro del grande disegnatore:
"Le montagne disegnate da Taniguchi danno le vertigini. Sono immense, spaventose. Quando avrete letto tutti e cinque i volumi che raccontano la storia, capirete quanto è straordinario il lavoro di questo autore. Pregusto già con gioia quel momento".
Continua quindi felicemente il sodalizio tra Rizzoli Lizard e Jirō Taniguchi, il fumettista giapponese più amato in Europa, che annovera tra le sue pubblicazioni per Rizzoli Lizard Uno zoo d’inverno, i due volumi del romanzo Gli anni dolci e il recente Un anno - Primavera.
In assoluta anteprima on line, ecco il primo episodio de La vetta degli dei di Jirō Taniguchi.
1 commento:
Grazie a Rizzoli Lizard per averlo portato in Italia. E' semplicemente stu-pen-do!
Una storia appassionante, con disegni tra i migliori di Taniguchi. Inoltre, l'edizione Rizzoli Lizard è di gran lunga la migliore tra quelle pubblicate in Europa. Complimenti!
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