17 gennaio 2011

Camerata Corto Maltese



Qualcuno si sta chiedendo se è legittimo attribuire a un personaggio dei fumetti un colore politico o qualsivoglia assonanza a qualche ideologia o corrente di pensiero.
Qualche anno fa abbiamo visto lo striscione di Corto Maltese appeso sul palco del grande concerto del primo maggio in Piazza San Giovanni a Roma. Oggi (o meglio un paio di giorni fa) leggiamo sul Corriere della Sera che adesso Corto si tinge di nero.
Casa Pound, un'ormai storico centro dell'estrema destra romana, titola un dibattito "Camerata Corto Maltese".
Questo è l'articolo del Corriere.
Clicca per ingrandire.

Puoi ricevere una newsletter per ogni aggiornamento del blog, iscriverti ai nostri feed o seguirci più da vicino tramite Facebook.

7 commenti:

sull’amaca.it ha detto...

Va bene tutto?
Hugo Pratt non era fascista, lo stesso Corto in Favola di Venezia ironizza sui fascisti e addirittura uno viene preso a calci... comunque l'approssimazione è sovrana e risulta davvero difficile pensare a un Corto camerata, no?

Leonathas ha detto...

Perfettamente daccordo, ricordo bene quel volume. Tra l'altro è tipico di una certa destra rubare riferimenti e icone per tentare di colmare la meschinità di una fosca ignoranza. L'arte ha il diritto d'essere libera dalle grottesche pretese di politicizzazione d'icone di ben altro livello. Mascherandosi in un "riconoscersi nei valori" si commettono veri e proprio stupri culturali da chi di proprio prodotto nulla di bello più possiede!
Un clamoroso precedente sono le pretese su un opera quale Il signore degli anelli...forse alludevano alla somiglianza tra uruk-hai e camicie nere?

sull’amaca.it ha detto...

Concordo con Leonathas, oltre a Favola di Venezia anche nella serie degli Scorpioni Del Deserto noi italiani non ci facciamo una bella figura... ops non è che gli ho dato un gancio a questi? ;-)

Emiliano ha detto...

Inutile dire della stupidità di certa gente, già il nome Pound unito a questa gente mi fa orrore, aveva parlato di un'economi etica definendo usura il sistema bancario a lui cooevo, pensare cosa direbbe di quello attuale.
la complessità di un grande poeta ridotta a etichetta di cialtroneria,
non capiscono nenanche la differenza tra concetto e valore, spacciando patria dio e famiglia come valori assoluti.
da certa gente non mi stupisco che abbiano usurpato anche il nome di Corto e di Pratt. La letteratura disignata di Pratt è poesia visiva, fuga, desiderio e nostalgia.
e non capisco proprio cosa c'entri il camerata in tutto questo.
emiliani

sull’amaca.it ha detto...

Sagge parole Emiliano.

Zani ha detto...

Lorsignori qui sopra si scordano forse del passato in X MAS di Pratt, di quello del padre e del nonno Eugenio Genero. Forse anche di quello di Pound.

DEMENTI! ha detto...

Voi di casa pound siete veramente una massa di decerebrati... Perchè non organizzate pure una bella conferenza sul camerata Paperino? Anche lui indossa una divisa da marinaio dopotutto... ma andate a cagare, và...!