06 luglio 2012

Corto Sconto. 7 itinerari per 7 giorni. #1° giorno



1° itinerario: PORTA DELL'AVVENTURA

7 itinerari per 7 giorni: da oggi per una settimana vi regaliamo i sette percorsi traboccanti di bellezza e mistero di Hugo Pratt attraverso la Venezia nascosta di Corto Maltese. Integralmente contenuti nella guida Corto Sconto, i sette preziosi sentieri sono frutto di trent'anni di passeggiate con il maestro Pratt raccontate dai compagni Guido Fuga e Lele Vianello.

I sette itinerari sono sette “porte” da attraversare per raggiungere calli e campielli segreti, scoprire scorci e panorami indimenticabili, gustare il meglio della cucina veneziana e replicare infine la magia della città di Corto Maltese. Per cominciare, raggiungeremo la PORTA DELL'AVVENTURA: appuntamento al Ponte di Rialto, in campo San Bartolomio, per poi risalire fino alle Fondamenta Nuove, passando per la Corte Sconta detta Arcana, la casa del pittore Tiziano e tanti altri magici luoghi amati da Hugo Pratt. Si parte!


La mappa del primo itinerario è scaricabile a questo link


San Bartolomio, dominato dalla figura rassicurante del monumento al famoso commediografo veneziano Carlo Goldoni, è il punto di partenza della nostra passeggiata. [vicino al Ponte di Rialto, ndr] 
Questo campo, data la sua posizione centrale, è uno dei luoghi favoriti per gli appuntamenti dei veneziani, i quali qui intorno trovano diversi locali per gli aperitivi che a Venezia si prendono a tutte le ore. 
Da qui, prendiamo la salizzada del Fontego dei Tedeschi. L’attuale, imponente costruzione che vi sorge, opera dell’architetto Spavento, era stata affrescata dal Giorgione e Tiziano, una vera meraviglia rinascimentale, all’interno del cui cortile sembra quasi di ritrovarsi, magicamente, in una delle piazze metafisiche di De Chirico. 

Oltrepassato il ponte, proseguiamo fino al ristorante Fiaschetteria Toscana, uno dei posti più frequentato dai veneziani, dopo il quale gireremo subito a sinistra fino a sbucare sul canal Grande: un insieme architettonico di grande suggestione, con resti del tredicesimo secolo e un sapore bizantino di fondo.

Dopo la corte Morosina, che prende il nome da una delle più illustri famiglie veneziane, giriamo a destra per il sottoportico che immette in corte Prima del Milion, dove si trova il locale omonimo, un tempo frequentato da Corto e compagnia per le seppioline e gli arancini.

Ci troveremo in seguito in corte Seconda del Milion, dove aveva casa la famiglia dei Polo: il nome della corte ci ricorda infatti Il Milione, la famosa opera di Marco Polo, il grande viaggiatore veneziano.

Passando sotto l’arco veneto-bizantino (undicesimo- dodicesimo secolo) sbuchiamo di fronte al cinema Malibran, che ebbe un ruolo importante per la generazione di Corto-Pratt: qui, infatti, si rappresentava anche quel teatro leggero che La Fenice non aveva in programma.

Dirigiamoci verso calle Scaletta sulla cui destra, fino a vent’anni fa, c’era una scuola di ballo (Da Rolando) frequentatissima, dove venivano insegnati tutti i nuovi balli di importazione.

Oltre il portico in campo Santa Marina, ci troveremo di fronte il portone di una delle dimore preferite da Corto Maltese: Palazzo Van Axel.

A sinistra, calle Castelli ci porta fino a uno dei gioielli architettonici della città: la piccola chiesa di Santa Maria dei Miracoli, che sembra sia stata eretta con i soldi raccolti intorno a un’immagine della Madonna che qui si era guadagnata la fama di miracolosa presso il popolo, opera di Pietro Lombardo e della sua bottega, iniziata nel 1481 e terminata otto anni dopo.

Dopo il ponte di Santa Maria Nova, giungiamo alla dimora di Mauro Faustinelli.



Da calle Valmarana, giriamo a destra e ci ritroveremo in un dedalo di viuzze, i cui nomi evocano l’attività che qui vi si esercitava (“calle della Posta Fiorentina” e poi “calle de la Posta de Fiandra”).

Nel campo dei Gesuiti, alla nostra sinistra si erge il Palazzo Zen, dal nome di una famosa famiglia veneziana a cui sono appartenuti diversi famosi navigatori del quattordicesimo secolo, le cui facciate furono tutte affrescate da Jacopo Tintoretto e Andrea Schiavone.

In fondo al campo di Santa Maria dei Crociferi, dove si praticava il gioco del pallone, è possibile vedere la laguna Nord della città con Murano e San Michele. Sbuchiamo infatti alle fondamenta Nuove, costruite intorno al 1589. Se non abbiamo fretta, seguendo la nostra sinistra possiamo percorrerle fino alla fine e lì trovarci di fronte al casino degli Spiriti.

Casino degli Spiriti: costruzione del Cinquecento
di proprietà della famiglia Contarini,
ove si riunivano letterati e artisti per lieti convegni. 
Successivamente abbandonato,
forse assunse questo sinistro nome
perché gli echi della risacca delle acque della laguna accendevano la fantasia popolare. 
Si parlò di falsari dediti ai loro affari, di feste licenziose e addirittura di una barca con sette streghe che partiva da qui alla volta di Alessandria d’Egitto. 


In seguito, probabilmente con la sistemazione del cimitero nell’isola di San Michele (1808- 1826), questa parte della città assunse un’aria più romantica e malinconica: non a caso Nietzsche venne a stabilirsi qui per scrivere Aurora.




Fra Mauro. Nell’isola di San Michele operò il gruppo di lavoro diretto da fra Mauro che dal 1450 al 1459 realizzò il cosiddetto Mappamondo di fra Mauro (ora conservato alla Biblioteca Marciana). Qui i racconti, le descrizioni e i disegni dei mercanti e dei viaggiatori che portavano notizie dalle varie contrade visitate nel mondo venivano raccolti e vagliati, permettendo la realizzazione di questo grande planisfero con circa cinquemila didascalie. 


Oltrepassato il ponte ci troviamo a destra il Palazzo Donà, una ricca dimora patrizia che conserva al proprio interno numerose opere d’arte e un ricco archivio di famiglia.

Ci troveremo in seguito di fronte al muretto del giardino della casa del Tiziano. Il famoso pittore abitava qui, in una casa che ha accolto monarchi, principi e artisti vari. 
In seguito qui abitò anche Corto Maltese, ma nelle guide ufficiali non si parla del suo passaggio per queste contrade.

Invece, calle larga Giacinto Gallina, che incrocia calle de la Testa, è il luogo dove risiedeva la famiglia di Pratt, il cui ingresso si trova nella calle del Forno.
 
Attraversato il ponte vi troverete in uno dei campi più belli della città: a sinistra la scuola di San Marco, di fronte la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, e al centro, il Colleoni del Verrocchio, il più bel monumento equestre del mondo.

Prendiamo fondamenta de Felzi fino a un ponte di ferro. Se non l’avessero chiusa, a questo punto potremmo visitare la corte Botera, che secondo la toponomastica fantastica di Hugo Pratt è
la “Corte Sconta detta Arcana.

Sulla calle longa Santa Maria Formosa troveremo due locali, La Maschereta e Al Mascaron, per sbucare più avanti in uno dei più grandi campi veneziani con al centro la chiesa di Santa Maria Formosa, il cui splendido campanile sembra opera di un pasticciere.

In calle lunga 
Santa Maria Formosa
viveva ed esercitava
una certa Lucia,
una friulana che,
posseduta
da uno spirito
chiamato “Buranello” 
operava guarigioni
e prediceva il futuro.
Denunciata
dall’Inquisizione
nel 1582
fu processata 
per strigarie
ed herbarie. 
Chissà se fra
le cartomanti 
e le megere
che praticavano
con la madre
del Maestro
in questa calle
c’era qualche sua
discendente...










In campo San Bartolomeo si impone una sosta per rifocillarsi. La scelta è molto varia e stimolante: dall’Osteria Ai Rusteghi, dove si possono trovare panini (the best: lardo e rosmarino) da accompagnare con birra e buoni vini, al Bar Pizzeria Corte dell’Orso caldo e accogliente, all’Osteria Alla Botte, piccolo locale dove si pasteggia con buon cibo e buoni vini.
Qui vicino troveremo, in calle delle Bissa, una storica rosticceria (chiusa il lunedì) dove è possibile gustare delle imperdibili mozzarelle in carrozza con l’acciuga.

Mentre nella stretta calle dei Bombaseri, si trova uno dei ristoranti storici della città e preferiti da Hugo Pratt: Al Graspo de Ua, che, in occasioni speciali, chiudeva il locale e dava per il Maestro e i suoi amici pranzi incredibili, che non finivano prima delle sette di sera. Erano i tempi di “re Pratt”.



AL GRASPO DE UA

Ristorante storico veneziano,
conservava una sala piena
di opere del Maestro
ora partite per altri lidi.




Questo non era che una sintesi dell'itinerario della PORTA DELL'AVVENTURA, che potrete trovare integralmente nella guida di Corto Sconto
Domani sarà la volta della PORTA DEL MARE. Ritrovo ai Giardini della Biennale! Puoi ricevere una newsletter per ogni aggiornamento del blog, iscriverti ai nostri feed o seguirci più da vicino tramite Facebook.

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