“Mentre, con nostra somma gioia, i carrelli e le corsie traboccano degli stessi prodotti da sogno dei supermercati di New York o di Londra, i magazzini delle milizie si riempiono di armi e munizioni di ogni genere. Di ogni tipo, provenienza e calibro. Il Libano è una vera e propria polveriera, che aspetta solo una scintilla.”
Un intenso lavoro di graphic journalism che testimonia, attraverso il prezioso strumento della memoria, la storia tristemente attuale di un popolo ancora e sempre in lotta per la democrazia e per la libertà: narrato da una spettatrice di retta dell’orrore e della violenza che piagano il mondo arabo oggi come trent’anni fa, Bye Bye Babylon inaugura un nuovo corso, un nuovo genere, una nuova forma di letteratura disegnata.
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Bye Bye Babylon è la storia di una città – la Beirut massacrata dalla guerra civile iniziata nel 1975 – e un racconto autobiografico: quello dell’autrice, Lamia Ziadé, che fonde i propri ricordi di bambina con le testimonianze del conflitto che ha tenuto in ostaggio il Libano per ben quindici anni. Un album di famiglia, dove la famiglia è una nazione che cade a pezzi; una raccolta di immagini – trasfigurate dai toni accesi dei ricordi d’infanzia – che mostrano il Paese cambiare aspetto da un giorno all’altro, e le meraviglie di Beirut offuscate dal sangue che scorre a fiumi nelle strade. La guerra porta via l’anima stessa della capitale, e la sua bella facciata occidentale – fatta di negozi, hotel di lusso, spiagge meravigliose, supermercati ultramoderni – crolla rovinosamente, rivelando un Paese piagato dalla violenza e dalla devastazione.
Cartonato con sovraccoperta
A colori
292 pp.
14 x 21,5
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