L'11 agosto è uscito un ottimo articolo di Renato Pallavicini de l'Unità sui fumetti, in particolare sulle letture leggere che fanno pensare: ovvero La Bambina Filosofica di Vanna Vinci e i Peanuts. ("Partiamo dai bambini, capaci come nessuno di far convivere insieme gioco, sogno e realtà, e di ragionarci sopra, come dei veri filosofi"). Lo riportiamo integralmente (si può leggere cliccando l'immagine).
"Nichilista, misantropa, irriverente (sostiene che «la parolaccia è un'arte aristocratica che va praticata da giovani») la piccola protagonista delle strisce comiche è l'altra faccia di Vanna Vinci. O forse è sempre la stessa, soltanto raccontata e disegnata in altro modo: quella di una Bambina-ragazza un po' ermetica e un po' filosofica, accompagnata nella crescita da una madre femminista e di ottime letture (una madre analoga è tra i personaggi fissi delle sue strisce) che le ha trasmesso la passione di lottare e quella di leggere e fantasticare, partendo da Corto Maltese e arrivando a Baudelaire. Tra Valentina (quella di Crepax e quella di Grazia Nidasio) e Zelda Fitzgerald, tra manga e supereroi, tra la passione per l'alchimia e quella per i western (nella storia sulla Luna, due Lunigli sono patiti del genere e si chiamano John e John, alludendo a Ford e a Wayne), la nostra Bambina elucubra, riflette, dubita...".
Come apprendiamo dal facebook ufficiale http://www.facebook.com/LaBambinaFilosofica, la scorsa settimana finalmente è uscito "La Petite Peste Philosophe. Anatomie d'une débacle" (Anatomia di uno sfacelo) di Vanna Vinci anche in Francia, edito da Marabout (Hachette). Viva La Bambina Filosofica!
Nessun commento:
Posta un commento